Per Confesercenti Metropolitana di Venezia e Rovigo, le anticipazioni emerse dalle dichiarazioni dell’Assessore Zuin non rappresentano una novità.
“Il fatto che i veneti debbano prenotarsi era già stato annunciato fin dall’inizio della discussone sulla tassa d’accesso” dichiara Cristina Giussani, presidente Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo.
“Credo si sia ormai raggiunta una sostanziale condivisione su quanto anche Confesercenti sostiene da tempo, ovvero che sia necessario fissare un tetto agli accessi e che la prenotazione, prima ancora che la tassa d’accesso, sia la soluzione da previlegiare”- continua – “Per questo, nostro avviso, vanno evitate anticipazioni su singoli aspetti, nemmeno troppo rilevanti di un progetto che va valutato solo quando sarà completo in ogni sua parte. Il rischio è di fare un’ammuina inutile e controproducente su questo o quel particolare sollevando confusione e diffondendo incertezza”.
“Sono certa che questi lunghi anni di discussione siano serviti alla Giunta Comunale per definire e aggiustare un progetto complessivo, per ragionare sul numero massimo di carico turistico, per individuare i necessari sistemi di controllo, per ipotizzare le eventuali esenzioni e trovare soluzioni adeguate a tutti i complessi problemi legati alla prenotazione dell’accesso ad una città che è cosa ben diversa da un museo” – conclude Giussani- Meglio dunque aspettare che questa concreta e ben definita proposta di prenotazione e gestione dei flussi turistici, integrata con i sistemi di mobilità e accoglienza della citta, sia sottoposta, come crediamo sia indispensabile, alle forze sociali ed economiche della città prima di esprimere qualsiasi giudizio”.
Confesercenti infine sottolinea come la questione dei controlli sia “spinosa” per la città:” Ci vogliono però maggior controlli sul mantenimento delle regole già in atto, ad esempio sul consumo dei cibi da asporto e il loro abbandono e su tutti quei fenomeni che recano un danno all’immagine della città e degli operatori economici che lavorano nel rispetto delle regole”.