Il documento redatto sulla base dell’accordo quadro nazionale stipulato al Ministero dell’Interno vede coinvolti Forze di polizia, amministrazioni locali ed operatori economici, nel comune intento di innalzare i livelli di sicurezza, all’interno e in prossimità delle discoteche, ampliando il numero e l’incisività delle iniziative e delle strategie.
Il protocollo ha però anche un obiettivo più ampio, finalizzato a diffondere la cultura del “divertimento sano” attraverso iniziative e messaggi che favoriscano la diffusione della cultura della legalità nelle giovani generazioni e promuovano comportamenti virtuosi, in particolare rispetto all’uso di droghe e alcol spesso non solo causa di violenze ed episodi di disturbo della quiete pubblica, ma anche fattore di rischio per la sicurezza stradale.
L’iniziativa contempla una serie di impegni in capo alle associazioni di categoria rappresentative degli esercenti e delle imprese di vigilanza che svolgono servizi di controllo all’interno e in prossimità dei locali, al fine di dare vita ad un sistema avanzato di collaborazione tra le forze dell’ordine e gli operatori secondo i principi della “sicurezza integrata e partecipata”.
Secondo Alvise Canniello, direttore di Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo:
“Si tratta di un accordo molto rilevante perché interviene in un settore sensibile che è quello dell’ aggregazione giovanile nei luoghi di intrattenimento e valorizza il ruolo che gli imprenditori, in collaborazione con le forze di polizia, possono svolgere nella gestione dei temi riguardanti la sicurezza. Con questa intesa si raggiunge il giusto equilibrio tra i valori e gli interessi coinvolti: il diritto al lavoro degli imprenditori, il diritto dei ragazzi al divertimento ed il dovere delle istituzioni di garantire la sicurezza “.
Leggi e scarica qui il Protocollo sulla Sicurezza