Si torna ai livelli del 2019, ma sui portali si rileva il 20% di strutture in meno. Città d’arte le mete preferite, ma segnali positivi anche per località montane e terme. Mercato trainato da eventi, manifestazioni e previsioni meteo “quasi estive”, aiutano i flussi di turisti stranieri
Il fine settimana lungo di Ognissanti fa accelerare il turismo. Tra il 28 ottobre ed il primo novembre le strutture ricettive venete sono in attesa di registrare 2,5 milioni di presenze turistiche.
Secondo Assoturismo-Confesercenti Vene
Francesco Mattiazzo, Presidente Assoturismo Veneto dichiara:
“La tendenza positiva è attesa per tutti i prodotti turistici, anche se con andamenti diversificati. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture attive nelle città/centri d’arte si attesta all’85%. Meno intenso il flusso di prenotazioni verso le località marine, con una saturazione del 65% dell’offerta disponibile e al netto delle chiusure stagionali degli esercizi ricettivi. Stesso trend per le località lacuali e di montagna che si attestano rispettivamente al 74% e al 73% di occupazione. Invece, per le località del termale il tasso rilevato è del 79%. Una previsione positiva per tutto il settore, che speriamo non venga disattesa”.