Il decreto-legge che ha disposto il taglio delle accise sui carburanti è stato pubblicato dopo l’1.30 di notte.
La mattina di ieri è stata pertanto caratterizzata dalla difficoltà di compagnie e operatori incerti sul come applicare subito ai listini la variazione al ribasso.
Il decreto stabilisce che la considerevole rideterminazione delle aliquote di accisa si applica dal giorno di entrata in vigore e fino al trentesimo giorno successivo.
Non chiarisce tuttavia come trattare le quantità già immesse al consumo al momento della loro entrata in vigore e comparti dai gestori ad accisa piena.
In serata, ancora in assenza di chiarimenti, Faib Confesercenti ha suggerito agli operatori di attenersi alle indicazioni delle compagnie a cui i gestori sono legati da contratto /accordo per la gestione del prezzo e, comunque, di provvedere a registrare il prodotto in cisterna con le apposite steccate per benzina e gasolio e le chiusure contabili.
La medesima operazione dovrà essere compiuta a fine del periodo di riduzione delle accise previsto tra 30 giorni.
La comunicazione delle giacenze, per via telematica, all’Agenzia delle Dogane da parte degli operatori è prevista entro 5 giorni lavorativi, e oltre a favorire la vigilanza e i controlli sul mercato da parte di Guardia di Finanza, potrebbe servire per eventuali compensazioni fiscali di cui però, al momento non c’è notizia.
La Faib ha protestato con il Governo per la confusione interpretativa generata dai provvedimenti assunti che si riflette sulla rete distributiva e sui consumatori.
Sarebbe stato infatti indispensabile un chiarimento immediato, foss’anche solo amministrativo, per così da consentire alle imprese di avere certezza circa la sorte delle proprie scorte e, possibilmente, ai consumatori di beneficiare quanto prima della riduzione dei prezzi al consumo.