I datori di lavoro del Veneto che a causa dell’emergenza Covid-19 hanno attivato ammortizzatori sociali per i propri dipendenti e intendano ora reintegrarli al lavoro, possono richiedere un contributo di valore compreso tra il 50% e l’80% della retribuzione annua lorda (prevista dal CCNL), riparametrata all’orario effettivo di lavoro e al numero di mensilità, del lavoratore reintegrato, per un periodo pari a 3 mesi e non superiore a 6 .
E’ quanto prevede la misura approvata dalla Regione e gestita da Veneto Lavoro che ha l’obiettivo di tutelare i posti di lavoro nelle imprese dei settori maggiormente colpiti dalla crisi economica derivante dal Covid19 (vedi lista dei codici ATECO allegata al provvedimento)
Condizione indispensabile per accedere alla sovvenzione è che il personale dipendente per cui si richiede il contributo sia stato assunto prima del 23 febbraio 2020 con contratto a tempo indeterminato, abbia beneficiato di ammortizzatori sociali per la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa con causale Covid-19, sia stato successivamente reintegrato e continui a svolgere l’attività lavorativa durante tutto il periodo per il quale è concesso l’aiuto economico.
Il valore massimo concedibile per ogni impresa varia dai 15.000 euro ai 50.000 euro sulla base della classe dimensionale aziendale:
Da 1 a 5 dipendenti: 15.000 euro
Da 6 a 9 dipendenti: 25.000 euro
Da 10 a 25 dipendenti 35.000 euro
Da 26 a 49 dipendenti 50.000 euro
Come inviare la domanda?
Le domande possono essere inviate da lavoratori autonomi e imprese fino a 49 dipendenti tramite il servizio dedicato del portale ClicLavoro Veneto articolato su due sportelli con il seguente calendario:
- primo sportello 30 luglio/4 settembre
- secondo sportello 5 settembre/2 ottobre
Le risorse, pari a quai 35 milioni, verranno erogate in modo progressivo a scalare, fino ad esaurimento, riservando un importo di 10 milioni al secondo sportello.
In caso le domande ammissibili superassero le risorse disponibili il contributo verrà ridotto progressivamente fino al minimo di tre mesi e successivamente assegnato secondo alcune priorità.