Grazie ad un bando vinto in Camera di Commercio, il progetto Chorus rilancia le iniziative nello spazio all’angolo tra via Piave e via Carducci sul tema della rigenerazione urbana.
“Chorus” è un progetto che mette assieme un gruppo di attività commerciali e professionali del territorio come risposta a una crescente situazione di degrado e impoverimento della città di Mestre con l’obiettivo di promuovere le eccellenze, la cultura, il lavoro e la socialità attraverso l’organizzazione e promozione di eventi, workshop, mostre, dibattiti e altre iniziative di qualità.
Alla presentazione del secondo step, hanno partecipato i vertici di Camera e Servizi, Alberto Capuzzo, e del Comune di Venezia, l’assessore al commercio Sebastiano Costalonga.
«Quella che proponiamo è un’iniziativa di rigenerazione urbana su due livelli – ha spiegato Alvise Canniello – Ufficio Sviluppo Confesercenti – Da una parte la riqualificazione degli spazi fisici, dall’altra quella sociale, tramite il coinvolgimento di realtà economiche, artigianali e associative del territorio. Non pretendiamo di risolvere tutti i problemi di via Piave, ma ciò che facciamo in questo angolo è un tassello importante e i risultati, negli ultimi mesi, si sono visti».
Il programma
I promotori restano gli stessi cinque che hanno avviato il progetto a settembre 2021: Crescente Interni, la libreria Giralibri, l’antica drogheria Caberlotto, lo studio di grafica Holic e l’agenzia di comunicazione Like Agency.
Andrea Crescente, referente del progetto, ha spiegato: «Abbiamo in mente un programma eterogeneo di contenuti che spaziano tra vari ambiti, culturali e non. L’idea è di organizzarne uno o due alla settimana: ci saranno laboratori, tra i quali uno relativo agli Nft, uno tenuto da Angelo Zamprotta, produttore di gin a Venezia, uno sulle pietre preziose di Leonardo gioielli; e poi appuntamenti con artisti, come Serge Van De Put e Margherita Piccardo, o ancora (ma in via di definizione) Mattia Berto con il suo teatro itinerante. Oltre, ovviamente, alle attività dei cinque commercianti fondatori. Ci sarà un confronto sui macro-temi della città, con la partecipazione di personalità della cultura, della politica e dell’arte. Cerchiamo – conclude – di riunire tutti coloro che vogliono essere protagonisti di questo processo: nel centro di Mestre abbiamo delle eccellenze che fuori non si trovano»