Informatica Commercio e Servizi srl con il sostegno della Camera di Commercio di Venezia Rovigo
Il Comune di Mira, uno dei più estesi e popolati della Provincia di Venezia, occupa la zona centro-orientale del Veneto nella fascia comprendente parte della laguna e il suo immediato entroterra.
Il territorio comunale misura 98,91 kmq e si estende a est fino al limite di quello di Venezia, ed in particolare dell’abitato di Malcontenta.
Gli altri Comuni confinanti sono quelli di Spinea, Mirano, Pianiga, Dolo e Campagna Lupia.
A sud-est si estendono le barene, affacciate alla laguna di Venezia, che costituiscono un terzo della superficie del comune.
Undicesimo comune veneto per numero di abitanti (38533 al 31.12.2019) è collocato in posizione baricentrica rispetto alla grande area metropolitana che unisce, senza soluzione di continuità, Venezia e Padova.
Un sistema insediativo peculiare noto come “città diffusa”, costruitosi grazie ad una serie molteplice di fattori di carattere economico e sociale che si sono manifestati con una certa rapidità a partire dagli anni ’70 e che hanno determinato un cambio abbastanza radicale della struttura produttiva esistente, in particolare commerciale, che oggi mostra tutta la sua debolezza e criticità in termini di consumo di suolo e impoverimento funzionale dei centri cittadini.
L’area urbana appartiene alla “città lineare” che si estende lungo il Naviglio del Brenta, un tempo unica via di comunicazione, e oggi importante percorso insediativo e turistico, su cui si affacciano le Ville che i veneziani edificarono tra il Cinquecento e il Settecento.
Il corso d’acqua è affiancato dalla strada regionale n.11 che attraversa l’intero territorio comunale e che, insieme all’autostrada A4 Serenissima, alla ferrovia Venezia/Padova e alla Strada Statale n.309 Romea, costituisce un insieme infrastrutturale di grande importanza che genera forti impatti sulla comunità locale e condiziona gli assetti territoriali.
La presenza di questa importante rete infrastrutturale e la contiguità con il vicino polo produttivo di Porto Marghera ha favorito in passato la localizzazione nell’area urbana di importanti stabilimenti industriali.
Cresciuti insieme alla città questi vecchi stabilimenti convivono sia con le aree abitate e dotate di servizi, attrezzature e commercio, sia con gli elementi di base e di sostegno del sistema ambientale come i fiumi e il sistema delle ville venete.
Pur in presenza di importanti funzioni urbane Mira ha sofferto, negli ultimi anni, un depotenziamento progressivo di attrattività aggravato dall’assetto diffuso e dispersivo del tessuto urbano frammentato in diversi poli frazionali.
Le trasformazioni strutturali e spaziali che hanno interessato i contesti metropolitani di Padova e Venezia hanno avuto profonde conseguenze nella concentrazione funzionale.
In particolare, la rete distributiva di vendita al dettaglio – che svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della vitalità urbana – ha subito le conseguenze dell’espansione della grande distribuzione e delle sue scelte localizzative che hanno previlegiato le aree di cintura dei due capoluoghi e i nodi principali della mobilità veicolare.
La necessità di bilanciare lo sviluppo dei centri commerciali e dei retail parks suburbani e i conseguenti rischi di svuotamento dei centri e di perdita progressiva dell’immagine e della identità storico-culturale delle città, ha convinto l’amministrazione comunale a supportare la nascita di partnership pubblico-private per la gestione delle aree urbane istituendo un Distretto del commercio ai sensi della LR 50/2012.
La Camera di Commercio di Venezia ha ritenuto di sostenere e premiare i progetti presentati da Confesercenti gli scorsi due anni, occasioni che hanno rappresentato un importante avvio delle attività del Distretto e un conseguente rafforzamento delle azioni di rilancio del commercio locale.
Sono state realizzate azioni per la valorizzazione dei negozi sfitti, la formazione degli operatori commerciali e la produzione di materiale di promozione del distretto rivolto alle attività economiche e ai turisti. Inoltre, si è realizzato un percorso enogastronomico ancora attivo con 40 tappe tra produttori agricoli, ristoranti e agriturismo. Si sono sviluppati interventi di urban design preceduti da un censimento delle attività economiche e punti di interesse nel territorio con il conseguente studio di un assetto coerente per l’arredo urbano con particolare attenzione ad evidenziare la continuità del fronte commerciale con tutti gli strumenti classici (fioriere, corsie colorate, bandierine, …) e grazie anche ad alcune sperimentazioni innovative (vetrine parlanti, contenuti digitali).
Il distretto del commercio, riconosciuto con deliberazione DGR n. 237 del 6 marzo 2018, si è esteso nel 2019 comprendendo oltre alle polarità di Mira (Taglio e Porte) e di Oriago anche le ulteriori frazioni di Borbiago, Gambarare, Porto Menai, Marano Veneziano e Malcontenta di Mira.
Nel contesto sopradescritto si inserisce, all’interno del Distretto del Commercio, il secolare mercato di Oriago attualmente collocato in posizione provvisoria in attesa dell’avvio dei lavori in Piazza Mercato per dotare l’area dei sottoservizi necessari per il rispetto delle norme igienico sanitarie. In epoca serenissima la località aveva assunto i connotati di un importante centro agricolo e commerciale, collocato strategicamente sulle sponde del fiume Brenta, ai confini con la Repubblica Serenissima, posto in un luogo paludoso ai margini della laguna. La sua posizione strategica fu importante per le operazioni belliche di terra e di mare.
Attualmente si trova attestato in Piazza Mercato che è attraversata da Riviera San Pietro e conta 22 postazioni divise tra 6 alimentari e 16 non alimentari. I lavori di messa a norma igienico-sanitaria inizieranno entro la fine dell’anno e si protrarranno per almeno 4 mesi. I banchi già dal mese di maggio, per effetto delle norme anti-covid, sono stati spostati di una sessantina di metri e posti in posizione più interna alla strada per gestirne meglio l’afflusso di persone e operatori.
L’area mercatale si inserisce all’interno di un contesto ricco di attività di vicinato che offrono una buona copertura per l’utenza mirese. In particolare, sono state rilevate: una cantina/enoteca, una attività di onoranze funebri, un veterinario, un fiorista, un’edicola, una farmacia, un minimarket, un panificio, una caffetteria, un solarium, un parrucchiere, un ristorante-pizzeria, un’osteria, una pescheria, un B&B, un falegname con vendita di infissi.
Le parole chiave sono: promuovere, integrare, coinvolgere.
Promuovere il mercato di Oriago con un’identità comunicativa unica senza far scomparire le peculiarità dei singoli operatori, ma anzi valorizzandole.
Integrare il mercato ai percorsi ciclabili strutturando l’area per accogliere le biciclette e per farne motivo di riconoscibilità. Inserire nel “sistema mercato” alcuni servizi che ne elevino la riconoscibilità e il valore aggiunto percepito dalla comunità.
Le varie azioni previste dal progetto si sono svolte a partire dal mese di dicembre 2020 e si sono concluse agli inizi del mese di giugno 2020.
Di seguito una panoramica completa di periodi di riferimento e descrizione di come si sono realizzati gli interventi.
Il mercato di Oriago, secolare per storia, rappresenta un luogo di incontro per i cittadini miresi che possono usufruire settimanalmente, nella giornata di martedì, dei prodotti offerti dai 22 banchi (6 alimentari e 16 non alimentari) allestiti da operatori provenienti da tutta la provincia di Venezia. La promozione del mercato, dei prodotti offerti e delle stesse storie degli operatori coinvolti è stata realizzata tramite l’individuazione di una immagine coordinata del mercato di Oriago sfruttando la sua presenza all’interno del Distretto Urbano del Commercio. Il mercato e i suoi operatori hanno così potuto sfruttare i canali comunicativi del Distretto che sono stati inaugurati, nel dicembre 2020, proprio partendo da una panoramica dell’area mercatale e di tutte le attività in sede fissa che popolano la zona di Riviera San Pietro.
La possibilità di veicolare il messaggio sulla presenza e sulle attività del mercato ha generato interesse e richiamo, ma soprattutto, in un momento di chiusura delle attività commerciali a causa del diffondersi della pandemia a cavallo del 2020/2021, ha comunicato la possibilità di acquistare prodotti alimentari senza spostarsi dal Comune di residenza ed usufruendo di un’area commerciale all’aperto e contingentata nell’afflusso.
L’iniziativa di promozione del mercato costituisce i tre pilastri su cui si sviluppo il presente progetto. Gli altri due, come verrà ricordato successivamente sono la condivisione di nuovi servizi alla cittadinanza/clientela e la formazione digitale per gli operatori. A monte del processo di promozione del mercato tramite social network e portale del Distretto del Commercio, si è proceduto all’organizzazione di 3 appuntamenti (in modalità di videoconferenza nel mese di gennaio 2021 ed aprile 2021) di presentazione dell’iniziativa che hanno visto la partecipazione dei negozianti in sede fissa e degli operatori mercatali. E’ risultato da subito del tutto evidente che il mercato troverà piena inclusione nel contesto mirese se gli operatori commerciali in sede fissa verranno coinvolti nella buona riuscita del mercato settimanale “uscendo” dai loro negozi e aggiungendo la loro offerta di prodotti a quella del mercato. Questa sperimentazione, viste le restrizioni pandemiche, si è potuta attivare a partire da aprile 2021 e, grazie all’aumento della quantità di operatori in piazza, si è potuto far emergere da un lato un senso di comunità tra commercianti e cittadini e dall’altra l’aumento, anche solamente visivo, dei prodotti proposti.
Il sistema Confesercenti di cui Informatica Commercio e Servizi è parte operativa, forte delle esperienze maturate nel territorio miresi anche grazie alle iniziative cofinanziate dalla Camera di Commercio di Venezia e Rovigo, è stato in grado di mettere a disposizione degli operatori mercatali una rete di contatti con produttori agricoli locali per la promozione di coltivazioni ed allevamenti a chilometro zero. Il tema dell’offerta alimentare del mercato è centrale per il rilancio del commercio su area pubblica ed i mercati possono essere lo snodo di una filiera locale. Così facendo si è creata una rete di supporto ai produttori locali e si è saldato il rapporto con i consumatori. Le migliori esperienze di rilancio dei mercati insegnano che per poter vendere un bene specifico è necessario conoscere la sua storia e quella dell’azienda agricola nella quale è stato prodotto. Per questo, facendo tesoro di numerosi appuntamenti di visita alle realtà agricole e dell’allevamento ittico locali, gli operatori ambulanti sono potuti entrare in contatto con i produttori, trovando proposte di valore e di qualità. Dai feedback raccolti dalle imprese è emerso che l’incapacità di fare rete tra operatori e produttori era alla base della scarsa offerta di prodotti locali e grazie a questa attività si è superata, almeno in parte, la distanza tra gli anelli di una filiera oggi più forte e coesa.
L’azione si è sviluppata a partire da marzo 2021 mentre le collaborazioni continueranno oltre il periodo di progetto camerale rappresentando un ulteriore obiettivo raggiunto dal progetto che potrebbe trovare motivo di replica in altri contesti di piccoli mercati rionali.
Il mercato di Oriago, come tante altre piccole realtà di mercati minori, è organizzato e condotto dagli operatori con modalità che si sono mantenute nei decenni. La classica vendita al “banco” non consente di esplorare nuovi servizi che sappiano essere al passo con i cambiamenti della società e del sistema di acquisto di beni di consumo. Il mercato oggi deve poter integrare la propria offerta con servizi che lo rendano un centro polifunzionale a scala locale: spazi culturali, attività artigianali e di servizio, punti di assistenza agli anziani o alle famiglie sono solo alcune di queste possibili funzioni. Se da una parte queste attività offrono un servizio pubblico più completo, dall’altra possono attirare nell’arco dell’intera giornata un flusso di utenti abbastanza ampio ed eterogeneo utile a sostenere le attività commerciali operanti nel mercato. Il beneficio è quindi duplice.
Per la rigenerazione del mercato di Oriago si è puntato sulla comunicazione di nuovi servizi per il cliente e per i cittadini in generale e, nel fare ciò, si è provato a dare una valenza sociale a ciò che il mercato attiva in termini di attenzione all’ambiente, alla riduzione spreco, alla mobilità sostenibile. Tutti temi che il Distretto del Commercio ha individuato come centrali nella propria attività. A tal proposito si sono avviate da subito interlocuzioni con Comune di Mira e Veritas per portale la tappa dell’Ecomobile per la raccolta differenziata, e in particolar modo per la raccolta degli oli vegetali, in prossimità del mercato.
Infine, grazie alla convenzione nazionale che Confesercenti vanta con la FIAB (federazione italiana ambiente e bicicletta), si è favorito l’uso della bici per ritirare le spese e per le consegne a domicilio in orari concordati tra clienti ed operatori disponibili.
Anche su questo punto la promozione dei servizi di consegna a domicilio è stata divulgata tramite portale di distretto e relativi canali social a partire da marzo 2021.
Il tema della digitalizzazione delle imprese è centrale oramai da alcuni anni e la pandemia non ha fatto altro che accelerare il percorso verso l’uso di determinate tecnologie digitali tanto all’interno delle imprese, quanto tra i consumatori. Con l’avanzata dell’e-commerce le sfide del commercio al dettaglio oggi sono molto più complesse di un tempo e richiedono maggiori competenze nella disponibilità dei piccoli imprenditori.
Come previsto dal progetto sono state organizzate numerosi appuntamenti denominati “pillole digitali” (10 incontri in videoconferenza) ai quali hanno partecipato una dozzina di operatori locali. Sono stati affrontati i temi legati alle nuove competenze gestionali e digitali, strategie di marketing e di vendita, conoscenza delle filiere alimentari sostenibili.
Gli appuntamenti si sono tenuti da dicembre 2020 a maggio 2021 e proseguiranno anche oltre per tutto il 2021.