Per ora sono soltanto anticipazioni, ma la fine dello “stato d’emergenza” legato alla pandemia, confermato per il 31 marzo, dovrebbe comportare un allentamento degli obblighi di Green Pass.
Confesercenti ha richiesto al Governo una generale diminuzione delle restrizioni anche per favorire la ripresa dell’economia turistica, tuttavia, al momento, non è chiaro in che modo si ritornerà normalità.
Se – secondo quanto dichiarato – dal 1 aprile infatti non sarà più in vigore il sistema a colori per le Regioni, mancano ancora indicazioni da precise su cosa accadrà da quella data in ambito trasporti e lavoro, mentre per le attività produttive (commercio, ristoranti, ecc.), senza un aggiornamento, resteranno in vigore le linee guida approvate dalla conferenza stato-regioni lo scorso dicembre.
Il Governo ha comunque già chiarito che la certificazione verde non sparirà improvvisamente, ma si procederà gradualmente a partire dalle attività all’aperto .
L’obbligo di Green Pass nel lavoro in presenza -che dovrebbe decadere con la fine dello stato d’emergenza – potrebbe quindi anche essere prorogato.
Nel frattempo – il 4 marzo – il Senato ha approvato la conversione in legge del decreto Covid confermando l’obbligo vaccinale per gli ultra cinquantenni fino al 15 giugno, senza prorogare oltre il 31 marzo (art.3 comma 1 bis) l’obbligo del possesso di green pass per l’accesso a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari e alle attività commerciali.