Gli arrivi della stagione turistica appena passata hanno registrato un +63% rispetto all’anno scorso, rispetto al 2019 il dato parla di un effettivo dimezzamento dei turisti (-50%). L’incremento ha quindi riguardato il turismo “mordi e fuggi”, dal momento che le presenze non sono cresciute in maniera proporzionale, fermandosi ad un +39%.
Questi i dati presentati dall’Osservatorio Confesercenti a Venezia, occasione per fare il punto anche sulle previsioni del commercio e dell’attività dei pubblici esercizi del centro storico.
“La fonte dei dati sono della Regione Veneto e dell’Osservatorio del Turismo Regionale fino al luglio 2021, e che fanno riferimento al comune di Venezia. Per quanto riguarda il mese di agosto, visto che i dati non sono ancora pubblici, abbiamo fatto una valutazione approssimativa in base alla capienza occupata in confronto con agosto 2019″ ha spiegato Emiliano Biraku, coordinatore Confesercenti per il centro storico di Venezia e anche chairperson del tavolo di lavoro sul Turismo Digitale, Innovazione e Big data.
“Grazie al governo Draghi, l’Italia prevede una crescita del PIL +6%, con delle ricadute economiche anche sul nostro territorio. Non possiamo nascondere la nostra delusione sui capitoli del PNRR in merito al turismo, commercio, e alle città storiche. Altri paesi europei, ad esempio la Francia, hanno previsto investimenti specifici sui sfittì commerciali, sulla rigenerazione urbana delle città storiche e sui distretti del commercio.