In attesa che la commissione Affari Costituzionali della Camera discuta gli emendamenti correttivi al Decreto che ha istituito l’obbligo di Green Pass per l’accesso a determinate attività, l’onere del controllo permane per intero a carico degli esercenti.
ll decreto prevede infatti espressamente che i titolari o i gestori dei servizi e delle attività sono tenuti a verificare che l’accesso avvenga nel rispetto delle prescrizioni.
In caso di violazione si rischia una sanzione pecuniaria da 400 a mille euro sia a carico dell’esercente sia dell’utente. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
La fonte di queste limitazioni è un atto avente forza e valore di legge e rispetta, almeno sul piano formale, la Costituzione.
Le istruzioni per la verifica del certificato verde sono state diffuse già a giugno con l’introduzione dell’obbligo di Green Pass per i banchetti in occasioni di feste e cerimonie (matrimoni, cresime, lauree ecc.) e a queste è necessario fare riferimento.
Incarico formale a chi verifica il Green Pass
E’ necessario ricordare che, proprio sulla base di tali istruzioni, il datore di lavoro deve anche conferire un incarico formale a coloro che avranno il compito di verificare il possesso della certificazione verde.
Si tratta di una delega nominativa che va accompagnata anche con una illustrazione delle operazioni da effettuare.
A questo proposito – confidando che le richieste di Confesercenti vengano accolte e che gli esercenti vengano al più presto esonerati dalla responsabilità del controllo in particolare per quanto riguarda l’accertamento dell’identità del portatore del Green Pass – riteniamo opportuno fornire un fac simile della delega richiesta.